Newer
Older
This is an attempt to re-structure the ai/noblogs-wp> repository using Composer
# Problemi configurazione attuale di ai/noblogs-wp>
- fare ```rebase upstream``` è oggettivamente macchinoso
- c'è una confusione semantica: i commit di noblogs potrebbero essere patch al codice, ma anche aggiunta/rimozione di plugin scritti da noi, etc.
- non ci sono controlli per evitare di fare un commit che annulla un commit precedente, complicando inutilmente la history
- non ci sono controlli per evitare di fare commit che modificano più temi/plugin/cose alla volta
- non è chiaro capire dalla history quando qualcuno ha aggiornato ```upstream```
Usiamo Composer ([e.g](https://www.smashingmagazine.com/2019/03/composer-wordpress/)), un gestore di dipendenze per PHP.
## Come testare questo repository
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
37
38
39
40
41
42
43
44
45
46
47
48
49
50
51
52
53
54
55
56
57
58
59
60
61
62
63
64
65
66
* Instalare composer (richiede una versione di PHP moderna, io su Ubuntu sto usando la 7.2)
``` shell
apt install composer
```
Io ho dovuto installare alcune librerie php extra
``` shell
apt install php7.2-xml php7.2zip
```
* per aggiornare le dipendenze di noblogs, il comando da usare è
``` shell
composer update
```
## Cosa fa composer
Nel repository c'è un file JSON chiamato ```composer.json```, che descrive
le dipendenze di Noblogs, più da una certa configurazione alla struttura del suo repository. In questo senso le dipendenze possono essere
* La release di Wordpress core
* Temi e plugins (e i mu-plugins)
* I language pack
* I plugins drop-in, tipo hyperdb
* Codice che abbiamo scritto noi, r2db, etc.
* Le patch che abbiamo deciso di applicare ai sorgenti upstream
## mu-plugins (must-use plugins) e dropin
Questo due tipi di plugin sono un po' buffi: i mu-plugins sono distribuiti come i plugin normali, e purtroppo
il repository ```wpackagist``` categorizza tutti come ```wordpress-plugin```. Ma in realtà bisogna solo spostare un file (il cui nome non è standardizzato) dentro
la cartella ```wp-content/mu-plugins```. Quindi installiamo il sorgente fuori dalla directory che esporteremo (ovvero ```web```), in una directory apposta, chiamata ```wp-plugins-src```. In ```composer.json``` dobbiamo sia specificare quali sono questi mu-plugins, e qual'è il file da spostare (con ```dropin-paths```).
I dropin sono simili ma peggio, nel senso che la directory di arrivo è un po' a caso. Il caso specifico è ```hyperdb```. Siccome il meccanismo è simile, li gestisco allo stesso modo dei mu-plugins.
## Codice nostro
Il codice che abbiamo scritto noi, per esempio [r2db](lucha/r2db>), dovrebbe essere separato da questo repository e messo nel suo proprio repository. Poi possiamo importare questi repository come dipendenze, dichiarando un repository ```vcs`` in composer.json. In futuro (in teoria [la versione di Gitlab 13.1](https://gitlab.com/gitlab-org/gitlab/-/issues/15886)) ci potrebbe essere in Gitlab una specie di registry tipo-docker, quindi questa cosa dovrebbe essere ancora più semplice
## Le nostre patch
Poi ci sono quelle che sono realmente le nostre patch al codice sorgente non-nostro. Quelle si gestiscono con una serie di file di patch, in ```patches```.
Vige la regola che una patch agisce **solo su una dipendenza "unica"**, quindi non si possono cambiare tutti i footer di tutti i temi in una sola patch, per esempio. L'idea è avere unità di patch piccole e abbastanza semplici da leggere. Le patch vanno attivate in ```composer.patch.json```.
In ```patches/``` c'è una lista di patch generata da git format-patch, estraendo tutti i nostri commit di ```ai/noblogs-wp>```. Ho escluso i commit che aggiungono/tolgono plugi, temi, lingue, etc. Bisogna fare un lavoro di revisione, capire quali vanno tenute e quali eliminate, e poi attivare quelle rimaste per la dipendenza corrispondente.
Alla fine di questo mestiere, si dovrebbe avere una base di codice essenzialmente equivalente a quella che c'è nel branch ```noblogs```.
# Struttura delle directory di Wordpress
Composer non è contento di spacchettare due dipendenze nella stessa directory. Quindi separa wordpress-core in ```app/wp```, mentre c'è un ```app/wp-content``` dove vengono spachettati i vari temi/plugins/etc. Bisognerà fare dei magheggi per riscrivere le URL. [Vedi qui](https://www.smashingmagazine.com/2019/03/composer-wordpress/) e [qui](https://roots.io/docs/bedrock/master/server-configuration/#apache-configuration-for-bedrock).
67
68
69
70
71
72
73
74
75
76
77
78
79
80
81
82
83
84
85
86
87
88
89
90
91
92
93
94
95
96
97
98
99
100
101
102
103
104
105
106
107
# Come dovrebbe funzionare a regime
Una volta finita la attuale transizione, questo repository dovrebbe funzionare come segue. I contenuti della directory ```app``` (e anche ```mu-plugins-src```) devono essere generati da ```composer```. Quindi eventuali modifiche non vanno committate.
## Aggiornamenti
Per aggiornare alla ultima versione di wordpress/plugin/temi, si usa il comando
``` shell
composer update
```
## Aggiungere componenti
Per aggiungere un nuovo tema/plugin dal repository wpackagist, si usa
``` shell
composer require wpackagist-[theme|plugin]/[..]
```
Se invece vogliamo aggiungere un pacchetto scritto da noi, prima dobbiamo aggiungere l'indirizzo del repository (questo almeno fino a quando Gitlab non implementi il repository per i pacchetti composer), aggiungendo in ```composer.json``` alla lista dei repository un repository di tipo ```vcs```, per esempio
``` json
"repositories": [
{
"type": "vcs",
"url": "git@git.autistici.org:lucha/r2db.git"
}
]
```
Se il repository che includiamo ha delle tag di versione del tipo ```vX.Y.Z``` (dove X, Y, Z sono numeri, per esempio "v1.2" o "v4.0.1"), allora ```composer``` sa cosa fare (prendere l'ultima versione disponibile di default). Altrimenti, dobbiamo dirgli di prendere la versione del branch master (o qualsiasi altro branch), con
``` shell
composer require --dev lucha/r2db:dev-master
```
## Creare patches
Le patch in ```patches/``` si possono generate ed aggiornare usando ```git```. Infatti, possiamo fare delle modifiche in ```app/``` e transformarle in un file patch con
``` shell
git diff >> patches/nomepatch.patch
```
ricordandosi che ogni file di patch può modificare solo un singolo tema/plugin.